Nibbiaia oggi

  Il Nibbio, uccello rapace che si ciba di pesce, presente nella zona in epoche remote, potrebbe essere all’origine del nome della località: terra del Nibbio. Anche il nome del poggio di Scodanibbio, alle spalle della zona dei “Legnitorti” autorizza l’ipotesi.
Lo stemma adottato dal Comune di Rosignano Marittimo del quale con Castelnuovo, Nibbiaia è frazione dal 1776, propone un Nibbio che sorvola un leccio posto su di un colle (a destra).
Anche il disegno a sinistra che riproduce lo stemma ricavato da una stampa edita da A. Fattolini di Livorno, probabilmente nella seconda metà dell’ottocento, al vertice di un colle stilizzato, riporta un grande albero sormontato da ben cinque rapaci, quanti sono i sobborghi della frazione.

Se il paese ha preso il nome dal nibbio, conosciamolo meglio: nelle foto, il nibbio bruno

                                   Nibbio: caratteristiche generali
Ordine: Falconiformi, famiglia: Accipitridi
Il nibbio bruno o nibbio nero misura circa 50 centimetri di lunghezza e pesa dai 700 a 900 grammi. Il suo dorso è di colore bruno scuro, il ventre fulvo striato di nero e la testa biancastra, anch'essa striata di nero. La biforcazione della coda è ben pronunciata. La sua area di diffusione è molto vasta: copre quasi tutta l'Europa, ad eccezione delle regioni nordoccidentali (Scandinavia, Olanda, Belgio e isole britanniche), l'Asia, l'Australia settentrionale e tutta l'Africa, al di fuori del Sahara. Il nibbio bruno trascorre le giornate di bel tempo librandosi nell'aria a grandi altezze. Solitamente si accontenta di prede morte, con una grande predilezione per i pesci. Sorvola laghi e stagni scrutando le loro superfici dall'alto alla ricerca di animali morti di cui impadronirsi senza difficoltà. Cattura anche piccoli roditori, nidiacei e rettili. Alcuni nibbi bruni si avventurano anche nelle fattorie per catturare pulcini o polli, ma anche lumache e lombrichi. E' un uccello che vive in branchi anche di 50 individui ed è dunque molto socievole. Il suo nido è quello vecchio di una cornacchia o di un rapace, e viene utilizzato per parecchi anni di seguito, dopo essere stato riparato ogni volta. Per la nidificazione di solito preferisce un posto su un albero a una decina di metri da terra, ma anche su una parete rocciosa, in un cespuglio, o su un palo. Se non viene spaventato è abbastanza socievole con gli esseri umani e si stabilisce volentieri in prossimità di parchi. La covata consta di 2 o 3 uova bianche macchiate di bruno, che la femmina cova per 32 giorni. Maschio e femmina si dividono il compito di allevare il piccolo, il padre assicurando il rifornimento di cibo, e la madre dando la protezione e l'imbeccata. Questo rapace può vivere a lungo, anche fino a 25 anni, ma raggiunge la maturità tardi: sembra che non sia atto alla riproduzione prima dei due anni, forse anche tre.
(Da: www.animalinelmondo.com)

Nibbiaia  oggi