Gabbro oggi
Il campanile visto da Piazza Democrazia
Sulla facciata ovest del campanile una lapide in marmo con l'iscrizione:
"IN ONORE DI DIO E PEL MAGGIOR DECORO DEL SUO TEMPIO SORSE QUESTA SACRA TORRE A CURA E SPESE DEL POPOLO DEL GABBRO E PER LA MUNIFICENZA DEL MARCHESE VITTORIO DE GHANTUZ CUBBE. E' L'ANNO PRIMO E SECONDO DEL XX SECOLO NELLA NOSTRA ERA CRISTIANA"

2017 La torre campanaria è tornata in vita dopo il restauro

È stata restituita alla cittadinanza, dopo un restauro conservativo, la torre campanaria della pieve di San Michele Arcangelo. L’inaugurazione si è tenuta con la benedizione del vescovo di Livorno monsignor Simone Giusti e l’apertura della torre alla cittadinanza. I lavori di realizzazione del campanile iniziarono nel 1893 grazie al contributo della Confraternita della Misericordia e dei gabbrigiani, che contribuirono anche materialmente alla costruzione andando a cercare le pietre nei dintorni di Gabbro. Dopo 8 anni, nel 1901, la torre campanaria venne conclusa. Il costo dell’esecuzione, si legge nel libro contabile relativo ai lavori conservato presso l’archivio diocesano, fu di 3140 lire. «Nel corso del restauro conservativo, durato due mesi, sono stati eseguiti lavori di pulitura delle superfici e di rimozione dei blocchi in pericolo di caduta - ha spiegato il direttore dei lavori Stefano Caturegli - Successivamente si è provveduto ad adeguare gli impianti. L’impianto di illuminazione è stato realizzato grazie al contributo di Enrico Lenzi, titolare della ditta Geu di Fornacette». Il progetto complessivo di circa 100.000 euro è stato finanziato, per circa la metà, grazie alla donazione di una cittadina gabbrigiana. «Mi fa immenso piacere vedere il campanile della pieve di San Michele, un bene storico importante per il paese, tornare alla sua originaria bellezza - ha commentato mons. Giusti - L’augurio è che questo lavoro di recupero e valorizzazione possa essere mantenuto negli anni con la stessa cura e la stessa attenzione con cui è stata recuperata».
Silvia Quaglierini

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