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Il
teatro Solvay 50 anni nella
storia culturale di Rosignano
Il Teatro "Solvay" di Rosignano, ristrutturato e reso polivalente
per adeguarlo alle esigenze di una comunità che deve confrontarsi con un
periodo di innovazioni e mutamenti, riassume - con criteri all'altezza dei
tempi - il suo ruolo di strumento per la cultura, l'informazione, lo
svago.
Un
ruolo che ha svolto per circa sessant'anni, da quando cioè, dopo
l'insediamento della Società Solvay in una Maremma dove l'isolamento
contadino era la regola, lo sviluppo industriale e tecnologico determinava
la formazione di un tessuto sociale sempre più articolato nel quale
trovavano fertile terreno fermenti ed interessi nuovi, stimolati anche
dall'avvicendarsi (nello stabilimento e nella comunità allora in
embrione) di dirigenti e tecnici stranieri e forestieri e dal contributo
delle loro esperienze, spesso così diverse. Fu così che - nel locale
costruito dalla Società quale punto di incontro e ricreazione per i
dipendenti: il "Circolino" - sbocciò, sollecitata da alcune
rappresentazioni di piccole compagnie di guitti, la passione per lo
spettacolo, e si tradusse presto nella corale ed entusiastica
partecipazione dei più giovani a coinvolgenti esibizioni
dilettantistiche.
La
Solvay ritenne che questa crescente passione meritasse uno strumento
adeguato e, nel 1928, costruì il Teatro, la cui attività sempre più
intensa (avevano cominciato ad affluirvi le prime compagnie professionali)
contribuì in modo cospicuo ad accrescere lo spessore della cultura
locale. Appena dieci anni dopo, poiché a Rosignano ormai approdavano i più
qualificati complessi di ogni ramo dello spettacolo, si rese necessaria la
ristrutturazione dell'edificio.
Nelle
pagine che seguiranno, la vita del Teatro "Solvay" di Rosignano è
descritta e illustrata passo per passo
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