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Il
processo di urbanizzazione del territorio di Castiglioncello ebbe inizio
con i lavori di rifacimento della strada litoranea, intrapresi sotto il
governo del Granduca Leopoldo II. La mappa del 1838, conservata
nell'Archivio del Comune di Rosignano e relativa a quei lavori, consente
una precisa visione del solitario profilo di Castiglioncello, destinato a
rimanere immutato ancora per qualche decennio.
La vecchia strada litoranea costituiva l'unico accesso per chi, provenendo
da Livorno, volesse inoltrarsi nella Maremma toscana: il viaggiatore che
partiva da Firenze, doveva infatti utilizzare la strada ferrata Leopolda,
che passava da Pontedera e, una volta a Livorno, prendere la litoranea, il
cui percorso attraversava i sobborghi di Ardenza e Antignano, giungendo in
poche miglia a Castiglioncello. Uno dei possibili itinerari alternativi
procedeva da Pontedera dove, lasciata la ferrovia per la carrozza, si
prendeva la via Emilia e passando da Colle Salvetti, si viaggiava in
direzione di Cecina. |