A Rosignano passa la guerra

Durante il passaggio del fronte, fra il 13 giugno e l'11 luglio 1944, l’ing. Luciano Tosolini di Udine, si trova  ad essere l’unico dirigente presente in fabbrica dove svolge funzioni di Vicedirettore, insieme a pochi altri funzionari. In un momento di delicatezza estrema con gli Alleati sul fiume Fine ed i Tedeschi sul Poggio Pelato, è chiamato a gestire la sicurezza della fabbrica ferma, ma non per questo meno pericolosa visti i fluidi presenti come il cloro e l'ammoniaca, insieme alla anomala condizione rappresentata dalla presenza di centinaia di civili che si sono ritirati nei rifugi interni allo stabilimento, spesso con cose ed animali. La fabbrica è nel mezzo ed ogni giorno si teme che il fronte possa retrocedere verso sud. Dodici bombardamenti danneggiano la fabbrica fra gennaio e maggio, ma tanti altri colpiscono Rosignano Solvay e soprattutto Rosignano Marittimo. Questo è il suo rapporto sui fatti e sui primi contatti con i partigiani e gli alleati che entrano dall'Aniene provenienti da Vada. Un documento unico ed eccezionale scritto con la cruda lucidità del diario, in un momento storico ad altissima tensione drammatica.
 

   Pagina precedente