LA DIFESA COSTIERA NELLE
CARTE NAUTICHE E NEI PORTOLANI
Il fatto che le torri, forti e posti armati siano sulla linea di
costa li rende particolarmente evidenti all’occhio
dell’osservatore. La dualità della prospettiva da terra e da
mare, nella quale si collocano rispettivamente al limite del
territorio e all’orizzonte dei naviganti, a fatto sì che la loro
descrizione grafica risultasse sia nei Portolani che nelle carte
geografiche sempre con grande evidenza. I cartografi marini
rappresentavano le torri come tratti salienti di un panorama
altrimenti monotono ed indecifrabile e come riferimenti per il
calcolo della rotta. Nelle carte prodotte da arabi e turchi la
rappresentazione delle fortificazioni lungo la costa e sulle
Isole dell’Arcipelago Toscano aveva lo scopo di segnalare ai
naviganti, spesso corsari in cerca di facili prede, i luoghi da
evitare. I portolani denominati da qualcuno anche compasso,
erano resoconti scritti di rotte costiere che assieme alle carte
nautiche costituivano il corredo dei piloti. La bussola e
l’orologio a polvere (clessidra) furono per secoli gli strumenti
di verifica per chi bordeggiando cercava approdi sicuri e la
conferma di una rotta scandita dal susseguirsi di punti di
riferimento a distanze definite di miglia marine. Leggendo in
sequenza cronologica alcuni di essi possiamo ricostruire in
parte l’evoluzione delle fortificazioni costiere , nei più
antichi, come per esempio il compasso da navigare della metà del
XIII sec. o in Grazia Pauli del XIV sec. nel descrivere il
Porto pisano non fanno alcun riferimento a forti o torri ad
esclusione di quella della Meloria e del fanale, come invece nel
Parma-Magliabecchi della metà del XV sec. vi è il primo
riferimento della torre, rocha, di Vada. In un portolano anonimo
del XVI sec. sono elencate, fra le altre località, la torre di
Malecchio (Maroccone ? ) la torre del Remito, di
Castiglioncello e quella di Vada. Nel 1700 numerosi furono i
portolani e gli isolari, sorta di prontuari riferiti alle isole
ed agli arcipelaghi mediterranei che riportavano con poche
varietà, le annotazioni dei loro predecessori. |