Dove il promontorio si getta, con
ripido strapiombo, nel mare, da alcuni secoli il Granduca di
Toscana aveva fatto costruire una delle tante torri di
avvistamento a protezione delle coste dagli assalti e dalle razzie
dei pirati. Torri che si tenevano in contatto, l'una con l'altra e
con i paesi sulle colline, attraverso segnali di fumo, fuochi o
specchi. Un secolo dopo una piccolissima chiesa sorgerà di fronte
alla torre per il ristoro delle anime dei soldati della
guarnigione e di quelli di passaggio. Fino all'800 saranno le sole
presenze sul territorio e la torre resterà con la sua funzione
militare fino al sorgere dell'unità d'Italia. Le prime cartoline
di Castiglioncello ce la mostrano sempre, solitario totem nel
deserto del promontorio, come punto focale di ogni panorama al
termine della strada, con le prime ville che si dipartivano dalla
piazza. |