![]() |
Gli ospiti di Castiglioncello Cronache |
|
|
![]() |
|
In quella
Baracchina Albertone
inforcava lo spaghetto
all’aragosta
|
|
Dalla Baracchina
sono passati
praticamente
tutti: attori,
registi,
politici e
calciatori. Da
quando nel 1946,
«ancora non
esisteva neppure
la passeggiata
lungomare»,
ricorda
l'attuale
gestore Alessio
Panicucci,
nipote di Piero
che assieme alla
moglie Rela e
alla sorella
Olga ebbero
l'idea di aprire
una vera e
propria baracca
di legno sugli
scogli poco
sopra il livello
del mare. Oggi
la passeggiata
c'è ed è
intitolata ad
Alberto Sordi,
cliente tra i
più affezionati.
«Qua era di casa
– racconta
Alessio – appena
arrivava andava
in cucina da mia
zia Olga e
assaggiava i
rimasugli che
rimanevano nelle
pentole». Ai
tempi di
Albertone.
L'attore romano
a
Castiglioncello
ad ogni partenza
ha sempre
lasciato un
pezzo del suo
cuore. La sua
villa, un
paradiso
circondato dal
verde l'aveva
acquistata a
picco sul mare,
a Punta Righini,
vicino a dove
ormai da tre
generazioni la
famiglia
Panicucci porta
avanti
l'attività. Per
lui la
Baracchina, come
per tanti altri,
era il punto
fisso, un luogo
dove ritrovare
gli amici e
mangiare degli
eccezionali
primi piatti. A
quei tempi, il
locale era
frequentato
dalle famiglie
che venivano a
Castiglioncello
per passarci
tutta l'estate e
così Olga
organizzava per
pranzo grandi
tavolate e
preparava i suoi
piatti più
celebri come gli
spaghetti
all'aragosta,
alle vongole ed
il cacciucco
alla livornese.
La nuova
Baracchina. Dal
1946 ad oggi, la
Baracchina ha
subito notevoli
ristrutturazioni
fino alla più
recente dello
scorso inverno,
quando è stata
completamente
demolita e
ricostruita
(inaugurata a
maggio) con una
struttura più
lineare in legno
chiaro con ampie
vetrate sul
mare. La
terrazza
solarium,
costruita invece
tra gli scogli,
è rimasta sempre
la stessa nel
tempo. «Non si
tratta di un
vero
stabilimento
balneare –
spiega Alessio –
ma di una
concessione ad
uso elioterapico
con circa 20
ombrelloni e
lettini». Non ci
sono infatti le
cabine né
tantomeno
l'obbligo del
bagnino. La
posizione però è
ideale,
soprattutto
durante le
giornate più
afose. «É sempre
ventilata –
prosegue –
baciata dalla
brezza del
maestrale. Ci
batte sempre il
sole dalla
mattina al
tramonto e
l'acqua è
limpida e
pulita». Il
punto di
ritrovo. Un
piccolo paradiso
insomma
incastonato tra
gli scogli. Ma
se della
“terapia del
sole e del
vento” ne
usufruiscono
tutti, residenti
co |
|