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								Vi racconto una storia che spero sia da voi 
								gradita perché dettata da una passione per tutto 
								ciò che d’importante è avvenuto e avviene a 
								Castiglioncello. 
								 Se fossi un bravo sceneggiatore la scriverei 
								per realizzarne un film, tanto sarebbe denso di 
								grandi valori di cultura e umanità. Mi limiterò 
								a scrivere quello che lo spazio mi concede, 
								perché la storia della famiglia Milani, tra le 
								prime ad abitare il promontorio fin dai tempi di 
								fine Ottocento, ci concede il sapore di un 
								glorioso passato. Per me è stato importante un 
								lungo colloquio avuto con Sara penultima del 
								grande albero genealogico della famiglia. Sara, 
								sorella di Alice, figlia di Emma e nipote della 
								notissima Lalla depositaria di memorie legate 
								alle verità e alla cultura del passato di 
								Castiglioncello. Tutto iniziò nel 1889 quando 
								Luigi Adriano Milani, marito di Laura Comparetti, 
								acquistò una villa dal Barone Patrone (divenuto 
								proprietario di tutti gli averi di Diego 
								Martelli a Castiglioncello). La villa Del 
								Ginepro, fu così chiamata per la presenza di un 
								enorme ginepro,ed era circondata da un vasto 
								appezzamento che dominava la vista del mare dal 
								porticciolo fino a Punta Righini e le isole. La 
								famiglia Milani era all’epoca una tra più ricche 
								di Firenze. È significativa una bellissima 
								fotografia del 1930 che ritrae parte della 
								famiglia su una stupenda e rara Bugatti a 6 
								posti scoperta. Durante la villeggiatura dei 
								primi anni a Castiglioncello la famiglia, 
								circondata da molti bambini, era tra le più 
								rappresentative del luogo e Don Lorenzo vi 
								trascorse molte estati in compagnia dei cugini 
								della quarta generazione. L’iniziatore di 
								quell’importante periodo storico fu proprio 
								Luigi Adriano Milani Illustrissimo archeologo e, 
								incredibile a dirsi, conosceva perfettamente 28 
								lingue, 11 delle quali lingue morte. 
								 La sua generosità era tale che costruì, per 
								regalarlo al paese quel piccolo gioiello del 
								Museino sulla cima del promontorio perché 
								conservasse i reperti etruschi trovati nel paese 
								durante alcuni scavi. 
								 Nel 1905 viene costruita villa Milani Belverde 
								in via Firenze, nello stesso grande giardino di 
								villa Del Ginepro e fu adibita agli alloggi 
								degli ospiti. 
								 Chicca Milani, cugina di Lalla e di Don 
								Lorenzo, sposata con Bob Hoskins, americano, ha 
								frequentato e frequenta assiduamente 
								Castiglioncello nella sua villa di via Marconi. 
								Una rispettosa attenzione va rivolta a Lalla 
								Milani tutt’ora proprietaria di villa Milani 
								Belverde perché, oltre al particolare 
								attaccamento al nostro paese, che ci onora, a 
								noi piace ricordare il merito alla sua umanità e 
								tenacia, quando si pensa all’ultimo periodo 
								bellico in cui fu da prima partigiana e dopo, 
								per 6 anni fece l’infermiera presso l’ospedale 
								di Rosignano. La sorte però non fu benevola con 
								la famiglia perché da ricca com’era, per una 
								serie di circostanze avverse diventò 
								improvvisamente povera anche a causa di certi 
								investimenti industriali poco fortunati, nel 
								tentativo di migliorare la situazione. Intanto 
								la villa Del Ginepro fu venduta da Elena e 
								Adriano Milani genitori di Don Lorenzo, mentre 
								la villa Milani Belverde fu salvata proprio da 
								Lalla con il marito Umberto Bassani. Prima di 
								tutto questo la villa fu abitata dalla madre di 
								Lalla, la Signora Lina Banti in Milani 
								Comparetti, nipote del grande pittore 
								Macchiaiolo Cristiano Banti, che, per motivi 
								economici, fu costretta ad affittare parte della 
								villa,in estate, alla famiglia dell’avvocato 
								Pontello fino al 1972 anno in cui morì. Nel 1979 
								nasce Sara da Emma e Gianni Castelli mentre la 
								sorella Alice nasce ne 1981 e noi, con la loro 
								presenza non possiamo altro che sperare nella 
								continuità e nella conservazione della storia. 
								Alla fine di questo spazio non possiamo non 
								citare Adriano Milani, fratello di Don Lorenzo, 
								insigne medico presso l’ospedale Mayer di 
								Firenze e importantissimo collaboratore dello 
								staff per lo studio della sindrome di Down. 
								Questo breve racconto porta con sé la 
								riconoscenza a tutta la famiglia Milani con un 
								particolare pensiero a Lalla, mentre io, da 
								castiglioncellese appassionato spero che Emma 
								con Sara e Alice continuino a mantenere questa 
								bella storia a villa Milani Belverde.  |