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           Gli ospiti di Castiglioncello Cronache  | 
  
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                              Paolino, l’ultimo 
                              calzolaio   | 
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									Per i “vecchi” castiglioncellesi Paolo 
                                    Busdraghi è semplicemente “Paolino”; il 
                                    calzolaio che per 48 anni ha lavorato nella 
                                    piccola bottega di via Fucini. Da pochi 
                                    giorni la bottega è chiusa perché il 
                                    contratto di affitto scaduto non è stato più 
                                    rinnovato dal proprietario del fondo, e la 
                                    frazione si sta mobilitando affinché a 
                                    “Paolino” sia trovato un altro luogo dove 
                                    poter esercitare. Oltre a tanti cittadini, 
                                    sono scesi in campo anche il Consiglio di 
                                    Frazione e la Pro Loco.  Al numero 7 di via 
                                    Fucini c’è una porticina verde, quasi 
                                    insignificante se messa a confronto alle 
                                    vetrine illuminate dei negozi che negli anni 
                                    hanno aperto lungo la via centrale della 
                                    frazione; insignificante fino a quando non 
                                    varcavi la soglia.  Poi, dentro, si apriva 
                                    un mondo a parte. Un mondo inaspettato fatto 
                                    di decine di quadri, tutti di artisti 
                                    labronici, appesi ai muri; di storie 
                                    raccontate dai tanti amici che giornalmente, 
                                    come accadeva nelle botteghe artigiane, si 
                                    ritrovavano per commentare i fatti del 
                                    giorno.  Un mondo fatto anche di ricordi, 
                                    dei tempi in cui proprio quella soglia 
                                    veniva varcata dai “signori”, come vengono 
                                    chiamati dallo stesso Paolo Busdraghi, che, 
                                    giunti a Castiglioncello da Milano o da Roma 
                                    portavano proprio a lui scarpe, borse ma 
                                    anche selle (a testimoniare il suo amore per 
                                    i cavalli) a sistemare; una soglia che hanno 
                                    varcato anche Marcello Mastroianni e Paolo 
                                    Panelli “anche solo per fare due 
                                    chiacchiere” come dice Busdraghi. Adesso la 
                                    bottega è chiusa: “lo sfratto è arrivato un 
                                    anno fa” perché al proprietario occorreva il 
                                    fondo; e a testimoniare l’affetto che 
                                    circonda questo artigiano di 58 anni 
                                    definito da tutti eccelso e dal carattere 
                                    riservato e modesto, la frazione si è 
                                    mobilitata per trovare un piccolo fondo, 
                                    dove “Paolino” possa continuare il suo 
                                    lavoro.  Un lavoro che lui stesso dice di 
                                    amare ancora: «Venivo qui ad imparare il 
                                    mestiere da Renzo Potenti (altro volto 
                                    conosciutissimo dai vecchi castiglioncellesi) 
                                    all’età di 10 anni; nel 1963 ho rilevato la 
                                    bottega».  Una passione testimoniata da 
                                    tutti coloro che lo conoscono anche se “il 
                                    lavoro del calzolaio è fatto di sacrifici”; 
                                    un mestiere praticamente quasi scomparso «e 
                                    che i più giovani non vogliono più fare 
                                    perché pensano sia un lavoro degradante. Da 
                                    anni è impensabile trovare qualcuno che 
                                    voglia impararlo» conferma Busdraghi.  E le 
                                    botteghe di calzolai, su tutto il territorio 
                                    comunale si possono contare sulle dita di 
                                    una sola mano. «Sto cercando un altro fondo 
                                    da prendere in affitto - continua 
                                    l’artigiano - ma a Castiglioncello non me lo 
                                    posso permettere visti i prezzi veramente 
                                    troppo alti; ed anche a Rosignano non si 
                                    scherza». Ma della possibilità che “Paolino” 
                                    si sposti a Rosignano Solvay, a 
                                    Castiglioncello non si vuol neanche sentirne 
                                    parlare.  E appena saputa la notizia della 
                                    chiusura, Cdf e Pro Loco si sono messi in 
                                    moto interpellando direttamente il Comune: 
                                    «È bene precisare - ha detto subito Silvia 
                                    Cerri presidente del Consiglio di frazione - 
                                    che Paolo Busdraghi, proprio per il suo 
                                    carattere riservato, non è venuto a 
                                    chiederci niente ed ha cercato di risolvere 
                                    da solo il problema. Ma appena saputo che 
                                    stava per chiudere per lo sfratto,  
                                    proprio per la particolarità del mestiere 
                                    che lui svolge da così tanti anni, e della 
                                    sua bottega luogo di socializzazione 
                                    caratteristico, abbiamo chieste l’intervento 
                                    dell’amministrazione comunale. Un intervento 
                                    per cercare anche un piccolo spazio vicino 
                                    alla piazza ed al centro, magari di 
                                    proprietà comunale, dove Paolo Busdraghi, 
                                    pagando regolare affitto, possa continuare 
                                    con il suo lavoro. Alcune proposte sono già 
                                    state avanzate, alcune scartate, ma c’è 
                                    bisogno ancora di un po’ di tempo. Il Cdf 
                                    comunque non si arrende e stiamo cercando, 
                                    con l’interessamento del Comune, soluzioni 
                                    idonee».  Assieme al Cdf si è mossa la Pro 
                                    Loco: «Nei limiti del possibile - dice 
                                    Francesco Franceschi membro 
                                    dell’associazione - vorremmo che non venisse 
                                    perso questo piccolo patrimonio storico ed 
                                    artigianale di Castiglioncello; vorremmo che 
                                    la bottega di Paolo rimanesse nella nostra 
                                    realtà sociale. Per questo abbiamo chiesto 
                                    al comune di reperire uno spazio dove Paolo 
                                    possa continuare a lavorare».  Paolino si è trasferito a Rosignano Solvay e continua a lavorare in un fondo alle "5 strade" (ndr)  | 
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