Gli ospiti di Castiglioncello  Cronache


Dal "Corriere della Sera" del  29-7-2003 di Marco Gasperetti

Castiglioncello ricorda le «vacanze creative» del cinema italiano.
Omaggio a Mastroianni e Sordi

 Le cerimonie sono cerimonie. E quando sono dedicate a chi non c'è più, commozione e nostalgia avvolgono come la gramigna. Eppure, davanti al vecchio garage di via Fucini (appena ribattezzata Largo Mastroianni) e sul lungomare di Punta Righini (oggi Lungomare Sordi) le lacrime e i ricordi non uccidono l'ironia. «Perché se Marcello e Alberto vedessero che cosa gli abbiamo organizzato — dicono Ampelio e Walter Ciucchi, i mitici titolari dell'autorimessa dove nacque il club delle Quattro gomme lisce, frequentato da Mastroianni, Panelli, Montagnani e Bice Valori — si metterebbero a ridere, farebbero gli scongiuri e organizzerebbero un bello scherzo». Insomma la Castiglioncello amarcord, quella della «due giorni per Sordi e Mastroianni» voluta dal Comune e patrocinata dalla Fondazione Corriere della Sera, è un mix di rimpianto e di sorrìso. E, quando il rito delle strade intitolate ai due attori si è consumato, e al Teatro della Limonaia di Castello Pasquini (stracolmo di gente) gli amici di Alberto e Marcello iniziano a sciorinare i ricordi, si ride e si scherza in un incontro moderato dal giornalista Ranieri Polese. C'è il critico Masolino D'Amico che ricorda il rapporto tra il mare e Mastroianni: «Lo amava, certamente — racconta — ma allo stesso tempo lo temeva perché aveva il complesso delle gambe secche. Così si faceva accompagnare al largo in barca e solo allora si toglieva i pantaloni e si metteva in costume». Castiglioncello è stata la fucina segreta del cinema italiano. Qui sono nate le sceneggiature di capolavori come Rocco e i suoi fratelli e Il Gattopardo. «Qui arrivavano grandi registi, come Visconti, Fellini, Monicelli e Zeffirelli — ricorda la scenegglatrice Suso Cecchi D'Amico — e facevano un tipo di vacanza sconosciuta: la vacanza creativa. Ci si riposava e si lavorava in un'atmosfera tutta speciale e arrivavano grandi cose». E poi, la notte, tutti al cinema, nella monosala della signora Isotta Michette, un «Nuovo Cinema Paradiso» dove venivano proiettate pellicole sempre nuove, visionate e proposte da Bice Valori.

La giornata finisce alle 22 al cinema Pineta davanti alle sequenze della Dolce vita e del Medico della mutua. Oggi pomeriggio, seconda e ultima giornata di dibattiti dedicata agli altri protagonisti della Castiglioncello di celluloide: Gassman, Trintignant, Paolo Panelli, Bice Valori, Renzo Montagnani. Ci saranno il regista Paolo Virzì, la scrittrice Caterina D'Amico, gli attori Maurizio Mattioli, Carlo Giuffrè e il condirettore del Corriere della Sera, Paolo Ermini. Dalle 22 in poi, proiezioni in piazza della Vittoria curate da Claudio Carabba critico cinematografico. 

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