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           Gli ospiti di Castiglioncello Cronache  | 
  
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                               Con gli occhi di un turista virtuale. Tra moli, piazzole e cemento: com'è cambiata Castiglioncello  | 
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															Per raggiungere la 
															diga davanti al 
															Circolo Nautico di 
															Castiglioncello, 
															quella che ha 
															innescato una catena 
															di proteste da parte 
															di alcuni cittadini 
															residenti nella 
															frazione, ma anche 
															da turisti del 
															calibro della 
															sceneggiatrice Suso 
															Cecchi d'Amico, si 
															percorre la 
															passeggiata a mare 
															che da Caletta porta 
															fino a 
															Castiglioncello. Un 
															tratto di costa, 
															calpestato ogni 
															estate, da migliaia 
															di turisti. Dunque, 
															camminiamo e 
															guardiamo con gli 
															occhi del turista 
															che scende da viale 
															Marradi, a Caletta, 
															e si trova ad 
															ammirare la 
															frastagliata costa 
															che, verdeggiante, 
															declina verso il 
															mare. Scendendo 
															sulla passeggiata, 
															il primo molo che 
															delimita proprio la 
															cala di Caletta; il 
															molo è quello dei 
															Bagni Graziella, 
															frequentatissimo sia 
															in estate che in 
															inverno da pescatori 
															provetti o "della 
															domenica". Il 
															turista prosegue e, 
															al posto della 
															piccola spiaggia dei 
															bagni Tirreno (una 
															volta piccolo 
															stabilimento 
															balneare per pochi 
															villeggianti) si 
															trova davanti ad un 
															altro molo e a massi 
															posti a pochi metri 
															dalla riva che hanno 
															permesso il sorgere, 
															in pochi anni, di 
															una piccola darsena 
															che ogni estate 
															ospita imbarcazioni 
															di vario genere. Il 
															villeggiante 
															prosegue, e passa 
															attraverso il botro 
															Jurco, anch'esso 
															canalizzato con 
															un'opera di cemento 
															che si prolunga 
															verso il mare. I 
															"veterani" si 
															ricorderanno che 
															davanti al 
															rimessaggio del più 
															famoso pescatore di 
															Castiglioncello 
															conosciuto con il 
															nome di "Pipi", 
															c'era una discesa a 
															mare per le 
															imbarcazioni ora 
															totalmente ricoperta 
															di sabbia: i moli, 
															grandi o piccoli che 
															il turista ha 
															trovato più a sud, 
															hanno modificato le 
															correnti del mare. 
															Il villeggiante 
															continua il suo 
															percorso e arriva ai 
															Pungenti: un tratto 
															di scogliera che, 
															assieme a quella di 
															Crepatura, è unica 
															per la sua 
															particolarità e 
															bellezza; unica ma 
															non molto ospitale. 
															Infatti,in questo 
															tratto di mare, 
															niente stabilimenti 
															balneari e niente 
															moli che invece si 
															ritrovano, uno 
															accanto all'altro, 
															appena arrivati a 
															Portovecchio. Bagni 
															Belvedere, Salvadori, 
															Etruria, Circolo 
															Pescasportivi e 
															Bagni Tre Scogli. 
															Qui la situazione si 
															complica. Tutti, chi 
															più chi meno, sono 
															intervenuti con 
															opere in mare, per 
															salvaguardare gli 
															arenili, per 
															ospitare al meglio 
															il cliente, per 
															mettere la struttura 
															a norma di legge, 
															per aumentare il 
															posto degli 
															ombrelloni; e chi, 
															invece, ha creato 
															delle darsene vere e 
															proprie, sfruttando 
															la carenza di posti 
															per barche da 
															diporto, come nel 
															caso del circolo 
															Pescasportivi e i 
															Tre Scogli. Il 
															percorso è sempre lo 
															stesso, con una 
															breve deviazione in 
															pineta Marradi; 
															anche qui, 
															stabilimenti che si 
															chiamano Bagni la 
															Conchiglia, Vinicio, 
															Ausonia fino ad 
															arrivare al Circolo 
															Nautico e più in là 
															fino a Punta 
															Righini; anche qui 
															la passeggiata è 
															stata prolungata ed 
															ampliata dall'amministrazione 
															comunale con una 
															colata di cemento 
															che, in alcuni 
															tratti, ha preso il 
															posto dei vecchi 
															massi e scogli. 
															Questo, all'incirca, 
															è quello che si 
															trova davanti agli 
															occhi un turista. Le 
															proteste di questi 
															giorni riportano 
															alla ribalta 
															problemi storici, 
															più volte segnalati 
															dalle associazioni 
															ambientaliste del 
															Comune; problemi non 
															solo di 
															Castiglioncello, ma 
															di tutte quelle 
															località turistiche 
															che hanno fatto del 
															mare e dell'ambiente 
															i loro punti di 
															maggior richiamo. 
															Tutti gli operatori 
															del settore,chi più 
															chi meno, (alcuni 
															hanno soltanto 
															subito) sono 
															intervenuti per 
															salvaguardare e 
															ampliare le proprie 
															attività. La 
															risposta che viene 
															data dagli operatori 
															a coloro che 
															protestano è: "Noi 
															siamo nel giusto; la 
															legge lo permette". 
															E sotto la voce 
															"manutenzione 
															ordinaria" fin dagli 
															anni '60, quelli del 
															boom edilizio e del 
															cemento, la costa è 
															stata trasformata e 
															modificata 
															pesantemente. Ci 
															sono pochi 
															controlli? 
															Un'eccesso di enti 
															competenti? Chi? che 
															doveva dare o negare 
															i permessi? Chi 
															doveva controllare? 
															La Capitaneria? 
															L'Amministrazione?, 
															la Regione e i suoi 
															Piani della Costa? 
															Lo Stato? E 
															difficile dire 
															quando tutto ha 
															avuto inizio; le 
															modifiche sono state 
															fatte un po' alla 
															volta; ogni anno una 
															pietra in più, una 
															piazzola tra gli 
															scogli, livellata 
															dal cemento. "Siamo 
															arrivati ad un punto 
															insostenibile", dice 
															Paolo Bini 
															presidente della Pro 
															Loco di 
															Castiglioncello che 
															sta organizzando, su 
															questo problema,una 
															tavola rotonda con i 
															proprietari degli 
															stabilimenti 
															balneari e con i 
															presidenti dei 
															circoli nautici. Al 
															turista, un po' 
															incredulo, non 
															rimane altro che 
															aspettare. 
															 
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