Castelnuovo  oggi   
 

Elementi minori di architettura religiosa. Il culto delle croci stradali

 Foto 1 -  L'epigrafe: RICORDO DELLE SS. MISSIONI DATE DAL P. MARCELLO DI PORRETTA MISSIONARIO CAPPUCCINO NEL DICEMBRE 1926 * GIUBILEO DELLA REDENZIONE PREDICATO DALLO STESSO MISSIONARIO NEL MARZO DEL 1935 - PIOVANO D.CESARE DALMAZZONI
SIA LODATO GESU' CRISTO
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Rientrano nella dizione "Elementi minori", tutti quegli elementi della religiosità contadina (piccoli oratori e cappelle, tabernacoli, croci stradali, nicchiette votive) non legati all'espressione ecclesiastica ufficiale, ma sorti spontaneamente in punti di aggregazione devozionale, dove convergevano le forme della religiosità popolare. Occorre inoltre considerare che essendo le strade (spesso poco più che sentieri) prive di nomenclatura ufficiale a vista, gli "elementi minori" costituivano importanti punti di riferimento topografico.  

Foto 2 - Singolare croce con due lance che si dipartono dalla base dell'asta e terminano all'estremità del braccio orizzontale. Nel braccio sono inseriti un martello e un paio di tenaglie. Nascenti da un cippo di pietra o da un basamento in laterizio, le croci stradali erano disseminate nella campagna, lungo le vie percorse dalla processione rogatoria; oggi sono poche le croci superstiti, alcune, addirittura, sono state assorbite dallo sviluppo urbano e restano nascoste dalle case o dimenticate ai bordi di uno svincolo stradale. Le più recenti ricordano avvenimenti dolorosi accaduti in quel luogo.

Foto 4 - All'inizio delle principali vie d'accesso al paese esistono, da tempi lontani, tre "Madonne" una, ricostruita ex novo di recente nello stesso luogo dove, una più antica, si trovava fin dall'Ottocento all'imbocco di Via del Chiappino, una alle Capannacce (in Via G. Gronchi, gia Via dei Vignacci), lungo la strada per Rosignano Marittimo, una al Campaccio (in Via della Rimembranza), lungo la strada per Nibbiaia. Quest'ultima è incastonata nel muro di una casa che, durante l'ultima guerra, venne fatta saltare dai tedeschi. L'edificio fu distrutto completamente, ma non il muro con la Madonna che rimase miracolosamente in piedi. Ogni anno, in maniera alternata, per la festa del paese (terza domenica di ottobre), la Madonnina del Campaccio (ovale in ceramica raffigurante S. Maria di Montenero seduta con il bambino in braccio) e quella delle Capannacce sono onorate con una processione. Sempre in Castelnuovo, altre antiche edicole votive sono poste dentro l'arco del Castello Nuovo e a Castel Vecchio come si può vedere nella pagina Castelnuovo/oggi.

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