Castelnuovo
oggi
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Fattorie e case coloniche |
Foto 3 - Fattoria Madonnina. Nelle colline di Castelnuovo primeggiava, con oltre 40 poderi, la Fattoria della Madonnina dei Sampaolesi, già di proprietà Forti (925 ettari). L'edificio, nel 1885, era passato per successione da un certo Borghi alle "Case Pie del Refugio delle Povere Mendicanti di Livorno"; forse a seguito di questo passaggio di proprietà la fattoria prese il nome che porta ancora oggi. Foto 4 - La casa, già presente nel 1795, rientrava nei possedimenti della Mensa Arcivescovile che nel 1839 la assegnava a livello a Domenico Bini (Paolini, 2001, p.128) Foto 5 - CASE COLONICHE - Tra i vari componenti del resedio, la casa colonica è certamente la più duratura nel tempo ed insieme al suo variegato universo di forme, rappresenta uno degli elementi più caratterizzanti del paesaggio agrario. La difformità continuata nel tempo e nello spazio è la caratteristica principale delle case coloniche, il risultato di uno straordinario adattamento all'ambiente circostante, alle necessità del lavoro e della famiglia. I vani principali (cucina, camere, stalle o magazzini), rispondevano sempre all'esigenza della sistemazione più conveniente e funzionale, così come i locali secondari, che trovavano sempre il posto e il punto più adatto. Inoltre, scale, scalette e balconi, e perfino botole, permettevano al colono di spostarsi rapidamente entro il fabbricato. In collina, per dominare il circostante podere, la casa colonica era sempre edificata alla sommità del poggio ed orientata in modo tale da sfruttare al meglio la radiazione solare nelle diverse stagioni, così da riscaldare i locali durante l’inverno quando il sole è basso sull’orizzonte e tenerli più freschi in estate quando è alto. (Da: "I segni storici del paesaggio rurale" di Roberto Branchetti) |
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