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1905 - Castelnuovo - Allevamento di tacchini |
![]() ***** L'ALLEVAMENTO OGGI I polli, i tacchini e le faraone italiani sono allevati esclusivamente a terra: liberi di muoversi in ambienti spaziosi e luminosi, su strati di paglia o truciolato di legno assorbenti e igienici. L’allevamento a terra dei polli da carne è infatti una realtà da ormai più di 30 anni in Italia, nonostante il 77% degli italiani, come emerso da un sondaggio del CIRM, continui a credere che polli e tacchini vengano cresciuti nelle batterie. Effettivamente, nel dopoguerra, a seguito dell'avvento degli americani e del successivo sviluppo industriale, si era erroneamente pensato che l'allevamento intensivo in batteria dei polli potesse dare risultati soddisfacenti; tuttavia, non fu così, questi metodi si rivelarono assolutamente deludenti e per questo vennero subito abbandonati. Oggi le batterie non esistono più: chi ancora non ci crede dovrebbe visitare uno dei 3.000 allevamenti italiani per rendersi subito conto che i polli italiani non sono mai tenuti in gabbia. Da 30 anni polli e tacchini sono allevati a terra e razzolano in ambienti spaziosi e luminosi, muovendosi su strati di paglia o truciolato di legno assorbenti e igienici. La ricerca della qualità produttiva è obiettivo fondamentale degli avicoltori italiani, che oggi vantano il primato europeo di qualità e rappresentano il primo comparto zootecnico nazionale, l'unico autosufficiente al consumo interno. Solo le galline destinate alla produzione di uova sono allevate in batteria per garantire maggiore igiene al consumatore, riducendo al minimo le possibilità di contaminazioni microbiche. Malgrado ciò, in base a una direttiva Ue di recente approvata, dal 2012 questo sistema di allevamento sarà proibito. Già dal 2013 non è più permessa la presenza di gabbie di batteria nei nuovi allevamenti e le galline verranno allevate in gabbie più grandi (550 cm2 invece dei 450 attuali). (Da www.pianetapollo.com) |
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