Un'altra antica chiesa che
sorgeva nel piviere di Camaiano è quella posta nel Castello
Vecchio e dedicata a S. Michele Arcangelo. Per avere
un'attestazione precisa e diretta della chiesa occorre attendere
il 1186; tuttavia non è illogico ipotizzare che l'edificio
religioso fosse stato costruito insieme alla struttura
castellana conosciuta come Castrum Veteri e fosse quindi
risalente all’XI secolo. Indicata nei volumi delle decime
e negli elenchi fiscali del XIV secolo, non si sa nulla delle
condizioni materiali della struttura fino alla fine del
Quattrocento. Dal 1485 S. Michele di Castelvecchio compare
regolarmente nelle visite pastorali, ma dall'inizio dell'età
moderna la sua storia è la cronaca di una progressiva decadenza
che vede l'edificio relegato al ruolo di cimitero locale....Si
nota quindi la volontà della Misericordia di togliere le
funzioni di cura d'anime a Castelvecchio per trasferirle alla
vicina chiesa di Castelnuovo: questo nasconde, forse, anche la
volontà dei Dodici Governatori della Domus di aumentare il
controllo sul borgo attraverso l'intervento nella vita
spirituale degli uomini. In ogni caso, nella seconda metà del
Cinquecento, S. Michele di Castelvecchio era ormai adibita a
cimitero: se fino al 1575 solo la cripta e la parte esterna
all'abside erano dedicate a questo scopo, nel secolo successivo
anche l'interno della chiesa fu ricoperto di terra e destinato
alle sepolture. La decisione di fare di S. Michele un cimitero,
venne presa nel 1597 durante la visita del vicario di Carlo
Antonio Da Pozzo. Il «miserevole spectacolo» dei resti umani
sparsi nelle vicinanze della chiesa, a causa della mancanza di
porte o cancelli di fronte all'edificio, fu riscontrato anche da
altri visitatori che giunsero a Castelvecchio nel corso del
Seicento, finché nel 1659 il visitatore Giovanni Pinocci,
vicario di Scipione Pannocchieschi, ordinò di far erigere un «rastello»
e di mettere una croce all'ingresso del cimitero di
Castelvecchio. Dopo questa data l'edificio non comparve più
nelle visite pastorali e ciò sembra indicare che anch'esso, come
la pieve di Camaiano, era stato abbandonato al suo destino e per
molto tempo ancora usato come cimitero. La chiesa era
parzialmente visibile a Castelvecchio fino a qualche decennio fa
e sotto di essa erano anche rimaste tracce del locale a volta
che costituiva la cripta. (Da: "L'evoluzione socio-economica di un territorio rurale del contado
pisano: da Camaiano a Castelnuovo della Misericordia
(secoli X-XIX ) " di
Alessandra Potenti). |