Castelnuovo  ieri    
1943 - Nell'aia della casa colonica (Foto Ceccanti) a Castelnuovo ieri

 CASE E MAGAZZINI COSTRUITI DALLA MISERICORDIA
La Pia Casa a Castelnuovo possedeva anche un ingente patrimonio immobiliare costituito dalla totalità degli immobili posti all'interno del castello nuovo, di quelli della piccola borgata di Castelvecchio, oltre alle case poderali, al mulino sulla Sanguigna, alla fornace di Lupaia ed alla chiesa parrocchiale con la canonica. Nel corso dei secoli la Misericordia non solo si occupò delle migliorie e delle ristrutturazioni degli immobili già esistenti, ma dette vita continuamente a nuove «fabbriche», cioè fece costruire nuove case, magazzini, stalle, capanne ed altre strutture, in tutto il territorio soggetto alla sua amministrazione ed in particolare all'interno del nascente paese. Parallelamente alla crescita demografica ed all'aumento delle esigenze della popolazione, la Misericordia fornì di abitazioni il borgo. Le case in un primo momento furono costruite nelle immediate vicinanze del castello murato: qui sorsero prima il Magazzino Nuovo fatto erigere esplicitamente «fuor dalla porta del castello», poi una «cisterna nel cortile della stalla» (a ridosso delle mura castellane, nella zona settentrionale della rocca) e infine le abitazioni. Da questo primo nucleo, il vero e proprio paese cominciò a svilupparsi in due direzioni: verso l'attuale piazza e verso l'area che ancora oggi si chiama Campaccio. Intorno alla fine del '700 già molte case erano state costruite in località Marzocco (qui abitava, tra l'altro, il Cappellano, la cui casa venne interamente ristrutturata nel gennaio 1788), e parallelamente la Misericordia ordinò di erigere abitazioni in località «Pianottoli» (Pianerottoli) nel marzo 1785 e alla «Capannaccia» (Capannacce) nell'agosto 1788. La località Campaccio, invece, nel '700 era ancora zona campestre e boschiva: le abitazioni qui si svilupparono a partire da strutture come caprarecce, stalle e magazzini per gli utensili, che col passare del tempo furono ristrutturate e adibite a dimore civili. Un nuovo blocco di costruzioni è documentato nel periodo 1792-93: in questi anni l'ingegnere Giovanni Caluri, per conto dei Governatori della Misericordia si recò a Castelnuovo per esaminare le costruzioni, in parte nuove e in parte rifatte, eseguite sotto la direzione del perito Giovanni Pacini. Ben diciannove case furono erette in questo biennio nelle vicinanze del Castello e sono così distinte: un gruppo di 5 case venne eretto in luogo detto i «Pianottoli, in faccia alla chiesa; una accanto all'altra, ma con ingresso separato e marcate con i numeri da 1 a 5»; un altro gruppo di tre case fu costruito nell'Aia del Podere del Campaccio; altre tre case sorsero poco distante dal podere del Campaccio; infine un gruppo di cinque abitazioni nacque alla Capannaccia: ciascuna di queste case aveva due stanze a terreno e due a solaio. Si ha poi notizia di una struttura più grande, eretta nei pressi del castello dove era l'antico magazzino della calcina: essa aveva tre stanze su ciascuno dei due piani. Altre aggiunte furono fatte alla casa del podere del «Germano», sulla Strada Maremmana, e a quella di «Cafaggio». Accanto alle case del paese, la Misericordia si occupò anche della manutenzione delle case da lavoratore sparse sui poderi e finanziò eventuali migliorie da apportarvi: sono continuamente annotate le spese per la costruzione di nuove stalle, per la copertura di capanne e magazzini, per la fornitura di pozzi, forni ed abbeveratoi.

(Da: "L'evoluzione socio-economica di un territorio rurale del contado pisano: da Camaiano a Castelnuovo della Misericordia (secoli X-XIX ) " di Alessandra Potenti).

1941 - Problemi con l'alimentazione idrica dell'abitato di Castelnuovo. Il Podestà Vestrini scrive al Prefetto di Livorno.



1941 - Il Prefetto risponde.



1942 - La situazione acqua potabile secondo l'ing. comunale.


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